Sims Fans - Il Forum lo fai Tu!

Posts written by Vanessinag

  1. .
    Che sono belle rosyyyyyyy *-*
    Gran lavoro!
    Beh, credo proprio che le userò anche io **
  2. .
    - Solleva un sopracciglio alle parole dell'ammiraglio. -

    *Ignoralo.*

    - Si rivolge al medico. -

    "Vorrei rimanere qui ad assistervi, sir Marcus. Tuttavia, ho lasciato un ospite ad attendermi in sala da pranzo e non mi sembra giusto lasciarlo da solo."

    - Si morde le labbra. -

    "Anche lui avrebbe bisogno di lei, a dir il vero. Sembra aver avuto un incidente ed ha qualche problema con la caviglia."

    - Sorride. -

    "Quando avrete finito con lei, spero ci raggiungiate subito nella sala da pranzo."

    - Finge un colpetto di tosse. Poi, si costringe a rivolgersi all'ammiraglio, pur guardandolo con occhi freddi. -

    "Se lo desiderate, potete pure rimanere qui a far da supporto al signor Marcus, nonché da sostegno alla signorina."

    - Indugia sulla soglia della porta, sperando di ricevere qualche parola di risposta.-

    *Tanto so già come va a finire..*
  3. .
    - Ignora completamente quanto appena avvenuto. Dimentica il brivido che le ha trasmesso quel breve sfioramento fra la sua spalla e il ginocchio. -

    *E' tutta colpa del....*

    - A riscuoterla dai suoi pensieri è la voce della governante, che le annuncia finalmente l'arrivo del medico. Si alza da tavola e si rivolge al comandante. -

    "Temo che dovrò lasciarvi solo per qualche istante, sir. Gli appartamenti della servitù si trovano al piano inferiore e non so se sia bene per la vostra caviglia che voi facciate questa strada inutile, nonché le scale. Cercherò di esser veloce nell'accompagnare il signor Marcus e di raggiungervi al più presto."

    - Lascia la stanza, camminando a passo veloce, e raggiunge il medico nell'atrio, che subito scorta nei piani inferiori, fino ad arrivare alla camera in cui si trova la cameriera. La scena che però si trova davanti le impedisce di passare oltre la soglia della stanza. Così, rimane sul ciglio della porta, gli occhi fissi in un punto indefinito accanto al letto e l'espressione fredda e compassata. -

    "E' arrivato il medico."

    - Esclama con voce incolore. Poi fa un cenno con la mano al signor Marcus. -

    "La mia cameriera sembra non star bene."
  4. .
    " Accomodatevi pure."

    - Si sforza di sorridere, pur sapendo di ritrovarsi ora in compagnia non perché il comandante desiderasse realmente restare lì, con lei.
    Sospira. -

    "Mi spiace per la situazione che si è venuta a creare."

    - Si morde le labbra.-

    "Se lo desiderate, quando il mio medico arriverà potrà controllare la vostra caviglia."
  5. .
    - guarda silenziosa e pensierosa la scena che le si presenta davanti. -

    * Tutti si interessano a lei. Nessuno a me. Che novità!*

    - Scuote la testa, sospirando. Non le sfugge l'occhiata che l'ammiraglio rivolge al comandante e si sente stranamente ferita. Si costringe però a rivolgere un lire sorriso al comandante. -

    Edited by Gloriosinavg - 17/11/2014, 22:49
  6. .
    - Ritorna dopo un pò, preceduta da due domestiche. -

    "A breve, arriverà il mio medico."

    - Afferma con voce seria. Poi, abbozza un sorriso. -

    " Direi che il nostro pranzo può concludersi qui. O volete accertarvi che il pranzo servito sotto il mio tetto sia realmente avvelenato o meno? "

    - Scuote la testa. -

    "Perdonatemi. Ma questa situazione non mi piace affatto."

    - Ritorna a sedersi, facendo un cenno alle domestiche che cominciano a sparecchiare. Non appena concludono, si rivolge si due uomini. -

    " portatela pure nella sua camera."

    - Indica le due cameriere. -

    "Loro vi condurranno negli alloggi della servitù."
  7. .
    - Osserva la scena allibita, mentre il vino comincia a fare un po' di effetto. Così come la testa, anche lei comincia a sentirsi più leggera. Guarda con sdegno la domestica. Poi il suo sguardo di disappunto si sposta sull'ammiraglio. -

    " Come potrebbe essere avvelenato se è stata lei stessa a cucinarlo? "

    - Posa il bicchiere di vino, resistendo alla tentazione di prenderne un altro.-

    " A meno che lei stessa non abbia l'intenzione di togliersi la vita e trascinare noi con lei!"

    - Respira, cercando di mantenere la calma. -

    * Dovrei licenziarla! Ancora una volta quel trucco! *

    " Ma voi occupatevi pure di lei. Nel mentre, chiamerò il mio medico. Sono sicura che se realmente la fanciulla ha un qualche problema di salute, lui lo troverà e lo estirperà. O forse sarò io stessa a farlo. "

    - Si alza dalla sedia, guardando tutti con espressione altera. Vino e nervosismo sono per il suo ego un connubio perfetto. Lascia la camera e va a cercare Sebastian. -
  8. .
    - Sprofonda nella sedia rendendosi conto dell'atmosfera che ha creato. Finge un colpetto di tosse. -

    * Mio Dio. *

    - Fissa la fetta di cinghiale sul piatto e si tocca la pancia. -

    *No, non ce la faccio.

    - Guarda piuttosto il vino. Mordendosi le labbra, prende la bottiglia e si riempie l'ennesimo bicchiedere. Lo manda giù. Poi guarda i suoi commensali, abbozzando un sorriso. -

    "Magari più avanti, mi metterò avanti e deciderò di organizzare qualcosa.."
  9. .
    - deglutisce, sentendo quanto detto dai due uomini. -

    * Io? Parlare col conte?*

    - Diventa paonazza, quando l'ammiraglio allude alla possibilità di essere lui stesso a fargli visita. Scuote la testa. -

    "No!"

    - Esclama categorica. Si morde le labbra, rendendosi conto del suo tono troppo duro. -

    "Voglio dire.. Lui sicuramente non avrebbe nulla da obbiettare. Ma sono io che non voglio parlargli."

    - finge un colpetto di tosse. -

    "Non ci siamo lasciati in modo amichevole."

    - decide di spiegare.-

    - fissa il cinghiale con aspettativa.-

    " Servitevi pure miei signori!"
  10. .
    - Sorride imbarazzata, posando il bicchiere di vino. -

    "Non dite così sir Britt."

    - Si morse le labbra.-

    *Nobili natali? Graziosa? Perché tutte queste bugie?*

    "Oh, sarebbe una bella idea comandante.."

    * Anche se non credo di essere in grado e dell'umore adatto per organizzare una festa io, da sola.*

    "Tuttavia, in fondo, la vera padrona di casa è lady Lauren Talbot, la moglie del conte. Non io."

    - Si morde le labbra, chinando il capo. Poi alza lo sguardo verso la bottiglia di vino e, senza pensarci, si riempie il bicchiere e ancora una volta, in un unico sordo, lo manda giù.-
  11. .
    "Servi pure il cinghiale."

    - Ordina alla cameriera, sorridendo ai due uomini. -

    "Purtroppo, non si tratta di dover dimagrire. È il mio stomaco che si rifiuta, non io."

    - Si morde le labbra.-

    "Prima o poi passerà.."

    - Si schiarisce la gola.-

    "È una bella tradizione. La trovo molto cavalleresca e affascinante."

    - Si morde di nuovo le labbra.-

    " purtroppo temo che non avrò mai occasione di partecipare a un ballo in maschera, poiché, qualora ci fosse, non avrei mai l'ardire di presentarmi da sola."

    - Fissa le proprie mani giunte in grembo. Poi, quando l'ammiraglio propone un Brindisi, rimane ad osservare estasiata il bicchiere.-

    * Il vino non si rifiuta mai.*

    - Prende il bicchiere e lo alza.-

    " Alla vostra regina sir Britt e alla salute di entrambi, miei signori."

    - Si porta il calice alle labbra e manda giù il fino in un sol sorso.-
  12. .
    - Si morde le labbra, osservando il comandante.-

    "Ultimamente il mio stomaco sembra non gradire nulla se non acqua e latte."

    *E, soprattutto, idromele.*

    - Rivolge la propria attenzione all'ammiraglio e ascolta estasiata le sue parole.-

    "Che ambigua tradizione."

    - Sorride, poi si morde le labbra.-

    "Oh, un ballo in maschera! Non ho mai avuto occasione di parteciparvi."

    -China il capo e osserva le mano giunte in grembo.-

    "Dovete essere molta fedele alla vostra regina.."

    - Si azzarda a dire.-
  13. .
    - osserva silenziosa i due uomini e il loro scambio di battute. Non le sfuggono neanche le occhiate che vengono rivolte alla cameriera. Sospira, prende il cucchiaio e ingurgita un po' di minestra. Tuttavia, sente ben presto lo stomaco ribellarsi.-

    " No sir Britt. Non ho mai lasciato l'Inghilterra."

    - Sorride, rivolgendo un'occhiata prima al comandante, poi all'ammiraglio.-

    " Immagini invece che entrambi abbiate visitato tanti e tanti bellissimi posti. Mi piacerebbe sentire dei vostri racconti."

    - Posa il cucchiaio e spinge leggermente verso il centro del tavolo il suo piatto. Poi sorride di nuovo ai due uomini.-
  14. .
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    - Rivolge un sorriso al comandante, colpita dalla sua gentilezza. Tuttavia, appena vede la minestra, sente lo stomaco cominciare a ribellarsi. -

    *Quando ritornerò a mangiare?*

    "Vi ringrazio, sir Keadness. Giusto un po' per assaggiare. Ultimamente, temo di aver perso l'appetito."

    - Guarda prima l'ammiraglio, poi il comandante.-

    "Capisco invece che entrambi dobbiate essere molto affamati. Vi prego, mangiate a sazietà, senza preoccuparvi."
  15. .
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    - Ascolta sorridente l'aneddoto dell'ammiraglio.-

    *Quante cose potrei raccontargli io..*

    - Sospira e si morde le labbra. Poi rivolge la sua attenzione al comandante e alla domanda che le ha posto. -

    "Sì, vivo qui da sola. Mio cugino mi ha invitata spesso a raggiungere lui e sua moglie in Francia. Tuttavia, non volevo essere di troppo. Insomma, lui dovrà pensare alla sua famiglia e io mi sentirei un peso. Così ho deciso di rimanere qui, da sola e in tranquillità."

    *Ad aspettare che la mia ferita si argini da sola.*

    - Sorride, per scacciare lo spettro della malinconia che, lei era sicura, doveva esserle apparso in volto. Si trattiene dallo sbuffare, quando sente le parole dell'ammiraglio. -

    *Perché tutti devono aver qualcosa da ridire sulla mia scelta? Che c'è di male se una donna vive da sola?*

    "Non temo la guerra, sir Britt."

    - Risponde, mordendosi le labbra. Poi, punta lo sguardo sul pranzo servito poco prima.-

    "Perdonate la mia scortesia signori. Cominciate pure a servirvi."
424 replies since 21/10/2012
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